Guida Completa alle Regole del Padel
Il padel è uno sport di racchetta in rapida ascesa, caratterizzato da un campo chiuso con pareti che entrano in gioco e da regole ispirate al tennis ma con alcune differenze chiave. Questa guida fornisce una panoramica completa delle regole ufficiali FIP (Federazione Internazionale di Padel) e delle loro varianti locali, oltre a consigli pratici per chi inizia.
1. Regole Ufficiali del Padel (FIP)
Le regole ufficiali del padel, emanate dalla FIP e recepite in Italia dalla FITP (Federazione Italiana Tennis e Padel), definiscono ogni aspetto del gioco: dal campo all’equipaggiamento, dal punteggio allo svolgimento del gioco. Di seguito esponiamo i punti principali di queste regole.
Struttura del campo

Il campo da padel è un rettangolo 20 metri di lunghezza e 10 metri di larghezza (misure interne), con una tolleranza del ±0,5%. Il rettangolo è diviso a metà da una rete posta al centro: la rete è lunga 10 m e alta 0,88 m al centro e 0,92 m ai lati, sostenuta da due pali ai margini del campo. A 6,95 m dalla rete, su ciascuna metà campo, è tracciata la linea di servizio parallela alla rete, e un segno perpendicolare a metà di essa divide le zone di servizio di destra e sinistra. Tutte le linee tracciate sul campo hanno 5 cm di spessore.
Le peculiarità del campo da padel sono le pareti di delimitazione, che fanno parte integrante del gioco. Le pareti di fondo (i lati corti) sono alte complessivamente 4 m: i primi 3 m sono chiusi con un materiale rigido (spesso vetro temperato trasparente), l’ultimo metro superiore è chiuso da una rete metallica. Anche sui lati lunghi il perimetro è chiuso da una combinazione di pareti rigide e griglia metallica: vicino ai fondi vi sono sezioni di parete solida (ad es. vetro) di 3 m e 2 m di altezza, mentre la parte restante (zona centrale del lato lungo) è interamente rete metallica fino a 3 m. In corrispondenza degli angoli, la recinzione arriva a 4 m per raccordarsi con l’altezza dei fondi. Le reti metalliche hanno maglie di 5–7 cm e forniscono un rimbalzo più irregolare rispetto al vetro.
Il campo è dotato di uno o due ingressi (porte) simmetrici, aperti sui lati lunghi al centro. In alcuni campi le porte possono rimanere aperte durante il gioco, consentendo ai giocatori di uscire dal campo – un aspetto rilevante per alcune azioni di gioco avanzato (vedi “gioco all’esterno” più avanti). Sia all’aperto sia indoor, è richiesta un’altezza libera minima sopra il campo di almeno 6–8 m, senza ostacoli (come lampade o soffitti bassi) che possano interferire con pallonetti alti.
Equipaggiamento
L’equipaggiamento principale per giocare a padel consiste nella palla e nella racchetta da padel, oltre naturalmente a un abbigliamento sportivo adeguato e scarpe adatte al campo.
- La palla: è simile a una palla da tennis, di gomma e di colore giallo, ma con pressione interna leggermente inferiore. Il regolamento definisce un diametro tra 6,35 e 6,77 cm e un peso tra 56,0 e 59,4 g. Lasciata cadere da 2,54 m (100 pollici) su una superficie dura, deve rimbalzare tra 135 cm e 145 cm. La pressione interna tipica è 4,6–5,2 kg per 2,54 cm² (circa 0,06 atmosfere in meno rispetto a una palla da tennis). In altitudine (oltre 500 m s.l.m.) si possono usare palline speciali con rimbalzo leggermente ridotto.
- La racchetta: a differenza del tennis, la racchetta da padel non ha corde, ma un piatto solido perforato. Le dimensioni sono regolamentate: lunghezza massima 45,5 cm (compreso il manico), larghezza massima 26 cm e spessore massimo 38 mm. Il manico non può superare i 20 cm di lunghezza e deve essere dotato di un cordino di sicurezza da fissare al polso del giocatore (obbligatorio, max 35 cm di lunghezza). La superficie di battuta su entrambi i lati deve essere piana (liscia o rugosa) e presenta fori circolari (9–13 mm di diametro) per ridurre la resistenza dell’aria. Durante il gioco è consentito cambiare racchetta (ad esempio in caso di rottura), purché il cambio avvenga tra un punto e l’altro e la nuova racchetta sia conforme alle specifiche. In generale, una racchetta da padel per adulti pesa tra 350 e 380 grammi; i modelli per principianti hanno spesso forma rotonda e peso medio-leggero, più facili da controllare.
- Altre attrezzature: l’abbigliamento dev’essere conforme al codice di abbigliamento del tennis/padel (t-shirt, pantaloncini o gonna, scarpe sportive con suola adatta ai campi in erba sintetica). In competizioni ufficiali i giocatori di una coppia indossano generalmente colori coordinati. Le scarpe specifiche da padel hanno suole che garantiscono aderenza sul tappeto in erba artificiale e stabilità nei movimenti laterali. È buona norma inoltre utilizzare polsini e fascia tergisudore se necessario, e tenere sempre il laccetto di sicurezza della racchetta correttamente assicurato al polso (per evitare che la racchetta sfugga di mano durante il gioco).
Formato di gioco (singolo e doppio)
La modalità di gioco standard nel padel è il doppio: due giocatori contro due, che si affrontano in coppia su metà campo ciascuna. Tutte le regole descritte (servizio, rimbalzi, punteggio, ecc.) si riferiscono al gioco in doppio, che è la formula usata in praticamente tutte le competizioni ufficiali. Esiste anche il padel singolo (uno contro uno), ma non è previsto nei regolamenti ufficiali FIP; è una variante amatoriale praticata occasionalmente e resa popolare in circostanze particolari (ad esempio per giocare non avendo a disposizione 4 persone, o durante restrizioni pandemiche). Nel singolare si utilizza un campo più stretto: 6 m di larghezza anziché 10 m, mantenendo la lunghezza di 20 m. Spesso si gioca in singolo sul campo da doppio “tagliando” con dei segni la parte centrale inutilizzata, oppure su campi specifici da singolo (6×20 m) se disponibili. Le linee di servizio e la rete mantengono la stessa posizione e altezza in entrambi i formati. Le regole di gioco (punteggio, servizio, rimbalzi) rimangono praticamente invariate nel singolo, anche se coprire da soli l’intera area è fisicamente e tatticamente più impegnativo. La tabella seguente riassume le differenze tra doppio (ufficiale) e singolo (amatoriale):
| Formato | Dimensioni campo | Numero giocatori |
|---|---|---|
| Padel (Doppio) | 20 m x 10 m | 4 (2 vs 2) |
| Padel Singolo (non ufficiale) | 20 m x 6 m | 2 (1 vs 1) |
In ambito ricreativo esistono anche formati di gioco e tornei particolari: ad esempio il Padel misto (doppio con squadre formate da un uomo e una donna), molto popolare nei circoli; il torneo “americano” dove i partecipanti cambiano partner ad ogni partita, accumulando punti individualmente; oppure il torneo giallo, una variante goliardica in cui si utilizzano racchette più piccole o materiali diversi per aumentare la difficoltà. Tali formati non modificano sostanzialmente le regole base, ma aggiungono varietà e divertimento in contesti amatoriali.
Punteggio
Il sistema di punteggio nel padel ricalca quello tradizionale del tennis. Ciò aiuta i giocatori provenienti dal tennis a familiarizzare subito con il conteggio dei punti. In breve, ogni gioco (game) si sviluppa a punti, i game si sommano in set, e i set compongono il match:
- Punti nel game: i punti vengono annunciati 0, 15, 30, 40. Quando una coppia vince il quarto punto e ha almeno due punti di vantaggio, vince il game. In caso di punteggio 40-40 (“parità”), si applicano i vantaggi: bisogna conquistare due punti consecutivi per vincere il game. Quindi da 40-40 si va a “vantaggio” per chi fa il punto successivo, oppure si torna in parità se l’altro recupera. Non esiste il punteggio “deiuce” in italiano; si continua finché una coppia distanzia l’altra di due punti consecutivi.
- Game e set: una sequenza di punti vinti forma un game. I game vinti si sommano: chi arriva per primo a 6 game vinti con almeno 2 game di scarto si aggiudica il set. Esempio: 6-3 è set vinto; 6-5 non basta, si deve arrivare 7-5 oppure al tie-break (vedi sotto). Se le coppie arrivano 5-5, si prosegue fino a 7 (vincendo quindi 7-5). Se si arriva 6-6, si adotta il tie-break.
- Tie-break: sul 6-6 in un set, si disputa un tie-break (spareggio) a 7 punti (con almeno 2 punti di vantaggio, ad es. 7-5). I punti nel tie-break sono conteggiati in forma numerica semplice (1, 2, 3, … invece di 15,30…). L’ordine di servizio cambia: il giocatore che avrebbe dovuto servire ad inizio game serve il primo punto del tie-break; poi l’altro lato serve per i due punti successivi, e così via alternando due servizi ciascuno. Chi vince il tie-break si aggiudica il set per 7-6.
- Match (incontro): il padel si gioca generalmente al meglio di tre set – quindi vince la partita la coppia che conquista due set. Il terzo set, se ciascuna coppia ha vinto un set a testa, si gioca in forma completa (con eventuale tie-break sul 6-6) salvo accordi diversi. Alternativa: in molte competizioni amatoriali o in tornei ufficiali minori, per risparmiare tempo si opta per un tie-break decisivo al posto del terzo set. In tal caso, sul punteggio di un set pari, le coppie giocano un tie-break esteso (di solito ai 10 punti) e la coppia vincente si aggiudica il match per 2 set a 1 (con il terzo set considerato “vinto” 7-6).
Punto de Oro (No-Ad): una novità mutuata dalle competizioni professionistiche recenti è l’adozione facoltativa del “punto d’oro” (no advantage) al posto dei vantaggi tradizionali. Questa regola, ormai molto diffusa nei circuiti professionistici come il World Padel Tour, prevede che sul 40-40 si giochi un solo punto decisivo: la coppia che lo vince chiude il game, senza andare ai vantaggi classici. Il punto d’oro accelera le partite evitando game troppo prolungati. Nelle regole FIP l’uso del no-ad è permesso previa accordo (non obbligatorio); in molti tornei amatoriali dei circoli è diventato lo standard per rendere i tempi di gioco più prevedibili. Quando si gioca il punto de oro, per prassi la coppia in risposta può scegliere da quale lato (a sinistra o destra) rispondere al servizio decisivo.
Riassunto punteggio (ufficiale vs varianti):
| Aspetto | Regole Ufficiali FIP | Varianti Amatoriali / Locali |
|---|---|---|
| Conteggio dei punti | 0 (zero), 15, 30, 40, con vantaggi dopo 40-40 (due punti consecutivi necessari). | Spesso introdotto il punto d’oro sul 40-40: un punto secco decide il game (niente vantaggi). |
| Set e Tie-break | Set a 6 game (minimo 2 game di scarto). Sul 6-6 tie-break a 7 punti. Match al meglio di 3 set (eventuale 3º set completo, con tie-break). | Possono essere usati set corti (es. set a 4 game) per partite più brevi. Spesso il 3º set è sostituito da un super tie-break a 10 punti in tornei amatoriali o seconde categorie. |
| Cambio di campo | Le coppie cambiano lato del campo ogni numero dispari di game (es: dopo 1º, 3º, 5º game ecc.) per equità rispetto a luci/vento. | Identico nelle partite amatoriali (cambio campo ogni 2 game completati, ovvero al termine del 1º, 3º, 5º game di ogni set). Nei tie-break si cambia campo ogni 6 punti giocati. |
Servizio e risposta
Ogni punto inizia con il servizio (battuta) di una coppia, eseguito in diagonale verso il campo avversario. Le regole ufficiali del servizio sono simili a quelle del tennis per quanto riguarda il concetto di due tentativi, ma con modalità di esecuzione diverse:
- Posizione e modalità del servizio: il giocatore che effettua la battuta (battitore) deve posizionarsi dietro la linea di servizio, nell’area di battuta di destra o di sinistra a seconda del punto (si inizia a destra per il primo punto di ogni game). Entrambi i piedi devono trovarsi dietro la linea di servizio al momento di servire, entro i confini laterali immaginari dell’area (non è consentito “uscire” dall’area di battuta prima del colpo). Per effettuare il servizio, il battitore deve far rimbalzare la palla a terra una volta e poi colpirla dal basso, cioè con impatto sotto la linea della cintura. È vietato servire di sopra (come nel tennis): la palla deve trovarsi all’altezza della cintura o più in basso al momento dell’impatto. Inoltre almeno un piede del battitore deve essere a contatto col terreno (niente salto o servizio in salto).
- Direzione del servizio: la palla servita deve attraversare la rete e rimbalzare nell’area di servizio diagonale opposta del campo avversario (nel rettangolo di servizio alla sinistra del ribattitore se si serve da destra, e viceversa). Le linee che delimitano il quadrato di servizio sono considerate parte dell’area valida, quindi una palla che tocca la riga e rimbalza è buon servizio. Dopo il rimbalzo nell’area avversaria, la palla può colpire la parete di vetro; il servizio è comunque valido purché il primo rimbalzo sia avvenuto nell’area giusta e la palla non colpisca la griglia metallica prima del secondo rimbalzo. Esempio: servizio che rimbalza a terra e poi colpisce il vetro di fondo avversario = buono; servizio che rimbalza a terra e poi schizza sulla grata laterale prima che il ribattitore la tocchi = fallo.
- Falli di servizio: il giocatore ha diritto a due tentativi di battuta, analogamente al tennis. I casi che comportano un fallo (servizio non valido) includono:
- palla mancata dal battitore nel tentativo di colpirla;
- palla servita che cade fuori dall’area di servizio corretta (fuori dal rettangolo o sulla parte sbagliata del campo);
- battitore che calpesta la linea di servizio o esce dall’area di battuta prima di impattare la palla (foot-fault);
- palla colpita sopra la cintura (servizio non dal basso);
- palla servita che tocca le pareti/griglia del proprio campo prima di superare la rete (non si può usufruire delle proprie pareti per servire);
- palla che dopo il rimbalzo nell’area avversaria colpisce immediatamente la rete metallica (grata) senza un secondo rimbalzo a terra;
- doppio fallo: due servizi consecutivi sbagliati comportano la perdita immediata del punto.
- Let (ripetizione del servizio): si ripete la battuta (senza conteggiare fallo) se la palla tocca il nastro della rete ma cade comunque nell’area di servizio avversaria corretta, senza toccare la griglia. In altre parole, la regola del net del tennis si applica: servizio che “tocca il nastro” e entra è battuta nulla (da ripetere). Anche se il ribattitore non era pronto e non ha tentato di rispondere, si dichiara let e si ripete il servizio. Non esiste un limite ai let: si ripete il servizio tutte le volte che occorre.
- Ordine di servizio: a inizio partita, la coppia che serve per prima decide quale giocatore effettuerà il primo servizio. Da lì in poi, l’ordine di battuta in quella coppia alterna i due giocatori a ogni turno di servizio e rimane fisso per tutto il set. All’inizio del set successivo si può cambiare l’ordine. In un match, si alternano le coppie al servizio ogni game (come nel tennis). Questo aspetto è identico alle regole tennistiche.
- Risposta al servizio: il giocatore che riceve il servizio (ribattitore) deve posizionarsi dietro la linea di fondo del proprio campo, diagonalmente rispetto al battitore. Non è consentito rispondere al volo sul servizio: la palla deve obbligatoriamente aver rimbalzato una volta a terra nell’area di servizio prima di essere colpita in risposta. Se un ribattitore (o il suo compagno) colpisce la palla prima del rimbalzo sul servizio, il punto è immediatamente assegnato alla coppia al servizio (errore del ribattitore). Una volta effettuato il primo colpo valido dopo la battuta, il gioco prosegue libero (si può poi anche colpire di volo durante gli scambi successivi al servizio).
- Ordine di ribattuta: analogamente al servizio, la coppia in risposta decide chi risponde al primo servizio del match; quel giocatore risponderà sempre come primo nei game in cui la sua coppia è alla risposta (ovvero risponde ai servizi dal lato specifico, di solito a destra) per tutto il set. Il compagno risponderà all’altro giocatore avversario. L’ordine di risposta non può cambiare durante un set; a inizio set nuovo si può invertire.
In sintesi, il servizio nel padel è meno potente che nel tennis (essendo dal basso), ma assume un ruolo tattico importante: un servizio ben eseguito può mettere in difficoltà i ribattitori, soprattutto con traiettorie angolate e rimbalzi insidiosi. I principianti dovrebbero concentrarsi sulla regolarità del servizio – sfruttando la seconda palla se la prima è fallosa – più che sulla velocità, poiché non è comune fare ace diretti nel padel.
Rimbalzi, pareti e colpi validi
Uno degli elementi distintivi del padel è l’uso delle pareti dopo il rimbalzo della palla. Capire cosa è considerato “in campo” e cosa è “fuori” in presenza di pareti può inizialmente creare confusione nei nuovi giocatori, ma le regole in proposito sono ben definite:
- Rimbalzo a terra: come nel tennis, la palla può rimbalzare a terra al massimo una volta nel campo di ciascuna coppia. Se la palla rimbalza per la seconda volta nel terreno prima che uno dei giocatori la tocchi, il punto è perso da chi difendeva quel lato. Di conseguenza, durante uno scambio ogni giocatore ha la possibilità di colpire la palla prima che tocchi terra (voleé) oppure dopo un solo rimbalzo. Mai dopo due rimbalzi.
- Pareti del campo avversario: quando inviamo la palla nel campo avversario, l’obiettivo è farla rimbalzare a terra entro i confini. È valido anche se, dopo il primo rimbalzo a terra nel campo avversario, la palla colpisce una o più pareti di vetro o la stessa rete metallica nel campo avversario. Ad esempio, una “smash” che rimbalza a terra nel campo avversario e poi colpisce la parete di fondo alta: la palla è ancora in gioco (gli avversari possono giocarla finché non tocca terra due volte). Allo stesso modo, un pallonetto che scavalca l’avversario, rimbalza vicino al backglass e poi tocca il vetro, è considerato in campo. Importante: se invece la palla colpisce direttamente una parete del campo avversario senza prima rimbalzare a terra, è fuori (punto perso per chi ha colpito). Non è permesso, dunque, mirare direttamente alle pareti: la palla deve sempre prima toccare il suolo avversario. Questo distingue il padel dallo squash (dove si colpisce direttamente il muro); nel padel il muro avversario è un ostacolo che la palla può colpire solo dopo un rimbalzo buono.
- Pareti del proprio campo (colpi di sponda): i giocatori possono sfruttare le proprie pareti per effettuare colpi in maniera indiretta. È consentito colpire la palla facendola prima rimbalzare contro una o più pareti del proprio campo e poi oltrepassare la rete verso il campo avversario. Per esempio, se un giocatore si trova vicino al vetro di fondo, può lasciare che la palla lo oltrepassi, farla rimbalzare contro la parete di fondo alle proprie spalle e quindi colpirla dopo il rimbalzo di sponda per mandarla nel campo avversario (azione spettacolare ma lecita). Oppure si può giocare un colpo di sponda laterale: colpire la palla in modo che impatti sulla propria parete laterale e prenda un’angolazione insolita verso il campo avverso. Questi colpi sono difficili ma efficaci tatticamente. Non è invece valido utilizzare la griglia metallica dalla propria parte: se la palla colpisce la rete metallica del proprio campo prima di superare la rete, l’azione è fallosa (palla fuori). In pratica, le pareti di vetro offrono rimbalzi regolari utili per colpi di sponda, mentre la maglia metallica dà un rimbalzo irregolare e non è considerata una superficie valida da usare di proposito per rinviare la palla.
- Palla fuori dal campo: se un colpo è particolarmente potente o angolato, può succedere che – dopo aver rimbalzato a terra nel campo avversario – la palla esca dal campo passando sopra le pareti (nelle aperture superiori o laterali). In questo caso, secondo le regole, la palla è ancora considerata in gioco: infatti è possibile (se consentito dalla struttura del campo) uscire dalle porte e colpirla di ritorno prima che tocchi terra di nuovo. Nei campi con le porte aperte, alcuni giocatori avanzati corrono fuori e recuperano palline “uscite” mandandole di nuovo nel campo regolare – azione valida e spettacolare. Tuttavia, se la palla esce dal campo e rimbalza una seconda volta fuori oppure tocca un elemento esterno (es. il suolo al di fuori, il soffitto di un impianto indoor, un oggetto estraneo), il punto termina. In sintesi: una palla che esce dal recinto dopo un rimbalzo interno è punto vinto per chi ha tirato, a meno che gli avversari non riescano a ribatterla uscendo dal campo. In molti impianti amatoriali le porte restano chiuse o non c’è lo spazio esterno di sicurezza necessario, quindi questa possibilità non è sfruttabile e una palla che esce è praticamente imprendibile (punto vinto dall’attaccante).
- La rete e il palo di sostegno: la rete centrale fa parte del campo di gioco. Se durante uno scambio (non in battuta) la palla tocca il nastro della rete ma riesce a superarla e rimbalzare nel campo opposto, il gioco continua (non esiste let sui colpi di scambio). La rete può quindi deviare la palla ma senza fermare il punto. I pali laterali che sostengono la rete sono considerati parte della rete stessa: se una palla li colpisce e poi cade nel campo avversario, è buona (caso raro, ma possibile con colpi molto angolati). Se invece la palla colpisce i pali e rimbalza indietro nel proprio campo, è punto perso.
- Tocco del giocatore: è buona norma lasciare che la palla faccia il suo corso naturale. Se una palla in gioco colpisce casualmente un qualunque oggetto estraneo sul campo avversario (ad esempio un’altra palla rimasta a terra dall’azione precedente), il punto non si interrompe: si continua perché l’ostacolo è nel campo avverso. Se invece la palla colpisce un giocatore o qualcosa che indossa prima di rimbalzare, è fallo per chi ne viene colpito: ad esempio, se un avversario tira e la pallina colpisce te (o la tua racchetta non in uso, o il cappellino) prima di rimbalzare a terra, la tua coppia perde il punto. Viceversa, se tu colpisci la pallina e questa dopo il rimbalzo colpisce il tuo compagno o te stesso, è punto agli avversari (ha toccato voi prima di rimbalzare nel loro campo). In pratica: la palla deve sempre colpire il campo prima di colpire un giocatore, altrimenti il punto va all’avversario che ha effettuato il tiro.
Riassumendo, nel padel la palla è sempre in gioco finché:
- non rimbalza due volte a terra, oppure
- non colpisce direttamente qualcosa di “non valido” (una parete prima del rimbalzo, un giocatore, il suolo fuori dal campo).
Tutto il resto (pareti colpite dopo il rimbalzo, rete colpita e superata, palla uscita dal campo) non interrompe il gioco, offrendo situazioni spettacolari e un elemento strategico in più rispetto al tennis.
Falli e sanzioni
Le regole definiscono una serie di infrazioni (falli) che comportano la perdita immediata del punto per la coppia che le commette. In gran parte le abbiamo già accennate, ma ricapitoliamo i principali casi in cui il punto è perso da una coppia:
- Doppio rimbalzo: quando la palla rimbalza due volte nel proprio campo prima che un giocatore la rinvii (non è riuscito a rispondere dopo il primo rimbalzo).
- Tocco della rete o invasione: se un giocatore (o qualsiasi cosa indossata, inclusa la racchetta in mano) tocca la rete o i pali durante il punto, oppure se un giocatore mette piede o racchetta nel campo avversario oltre la rete prima che la palla abbia terminato l’attraversamento. Nota: è lecito invece completare il gesto oltrepassando con la racchetta la rete dopo aver colpito la palla nel proprio campo.
- Palla fuori senza rimbalzo: quando un colpo fa terminare la palla fuori dal campo (a terra fuori dal perimetro o direttamente contro le pareti/griglie avversarie) senza che ci sia stato un rimbalzo buono. In particolare, colpire la parete avversaria direttamente è sempre fallo.
- Doppio tocco: se lo stesso giocatore colpisce due volte consecutivamente la palla con la racchetta (doppio colpo). Non è considerato doppio tocco se due compagni cercano di colpire la palla insieme e solo uno la colpisce una volta.
- Colpo in coppia: se entrambi i giocatori della stessa coppia toccano la palla durante lo stesso ritorno (sia simultaneamente che consecutivamente). Solo un giocatore può colpire la palla per volta.
- Palla che colpisce il giocatore: se la palla, dopo che un avversario l’ha colpita, tocca un giocatore o qualsiasi cosa porti/indossi prima di rimbalzare a terra, il punto è perso per la coppia del giocatore toccato. Esempio: se ti arriva una volée e ti colpisce sul corpo o sulla racchetta (fuori dall’azione) prima di toccare terra, il punto è degli avversari.
- Colpire la palla con oggetti estranei: se un giocatore lancia la racchetta o un altro oggetto contro la palla per colpirla (senza che la racchetta sia in mano), è fallo immediato.
- Uscire dal campo non autorizzato: se un giocatore colpisce la palla mentre ha entrambi i piedi fuori dal campo (ad esempio è uscito dalla porta), a meno che ciò sia consentito dal gioco all’esterno in quel campo, perde il punto.
- Doppio fallo al servizio: se una coppia commette due errori di fila in battuta (due servizi falliti nello stesso punto) perde il punto.
In aggiunta alle suddette situazioni, che sono violazioni tecniche durante il gioco, esistono regole comportamentali e sanzioni disciplinari simili a quelle del tennis. In contesti ufficiali, il Giudice Arbitro può richiamare i giocatori per comportamento antisportivo, perdita di tempo o infrazioni al codice di condotta. Ad esempio, presentarsi in ritardo oltre i 10 minuti sull’orario d’inizio può comportare la sconfitta a tavolino (WO). È previsto un tempo limite di 20 secondi tra un punto e l’altro, e pause di 90 secondi al cambio campo (120 secondi tra i set). Violare ripetutamente questi tempi può portare a ammonizioni e, dopo avvertimenti, alla perdita di un punto (penalty point) secondo la scala di sanzioni del codice di condotta. Altre condotte sanzionabili con warning/penalty sono: scagliare volontariamente la palla fuori dal campo, insultare l’avversario o l’arbitro, rompere intenzionalmente la racchetta o colpire volontariamente la rete. Nei tornei ufficiali, gli arbitri applicano solitamente la regola del “warning – point penalty – game penalty – default” in caso di infrazioni disciplinari gravi o reiterate.
Per i giocatori che frequentano i circoli, è importante conoscere almeno le regole tecniche fondamentali sopra elencate: nei match amatoriali senza arbitro, spesso è la conoscenza e la sportività di ciascuno a garantire il rispetto del regolamento. In caso di dubbio su una situazione di gioco, ci si può rifare al regolamento ufficiale FIP o chiedere a un istruttore del circolo.
2. Varianti Locali e Regole Amatoriali
Nel padel amatoriale e nei diversi circoli possono esistere varianti o adattamenti non ufficiali alle regole, adottati per semplificare il gioco ai principianti o per ragioni organizzative. È bene sottolineare che la struttura di base rimane quella delle regole ufficiali FIP, ma qualche differenza può emergere in contesti non agonistici. Ecco alcune delle varianti più diffuse:
- Punto secco (No-Ad): Come già descritto, molti circoli adottano il punto secco sul 40-40 in tutti i game, invece di giocare vantaggi ad oltranza. Questa variante velocizza le partite ed è molto comune a livello di tornei amatoriali e promozionali.
- Set accorciati: Alcuni circuiti amatoriali organizzano partite con set brevi a 4 game (detti anche “set corti”). In questo formato, il set è vinto da chi per primo arriva a 4 giochi (con 2 game di scarto, quindi eventuale 5-3; sul 4-4 spesso si fa tie-break). Ciò consente di giocare match più rapidi, ad esempio nei tornei con molti incontri in un solo giorno.
- Super tie-break al posto del terzo set: Nel caso di una partita molto equilibrata (un set pari), invece di disputare un intero terzo set, a livello amatoriale si ricorre spesso al super tie-break ai 10 punti come spareggio. Questa formula (detta anche match tie-break) riduce la durata dell’incontro mantenendo un alto livello di suspense nel finale. È utilizzata anche in competizioni ufficiali minori o in alcuni tornei federali per veterani.
- Numero di servizi: Ufficialmente il padel prevede due servizi, ma in alcune sperimentazioni locali è stato testato il servizio unico (un solo tentativo) per ridurre l’impatto del servizio. Ad esempio, in Argentina si è svolto un evento con la regola di un solo servizio, con feedback positivi. La proposta è sostenuta anche da alcuni giocatori professionisti per limitare i (pochi) vantaggi derivanti dalla seconda palla e le infrazioni difficili da rilevare (come servire leggermente sopra la cintura). Tuttavia, al momento questa rimane una curiosità non adottata nei regolamenti standard: nei circoli generalmente si gioca sempre con due servizi a disposizione.
- Campo da singolo: Come detto, il singolo non fa parte delle competizioni ufficiali, ma a livello locale diversi circoli hanno allestito campi da padel singolo più stretti (6 m x 20 m) o utilizzano il campo doppio adattato. Alcuni organizzano vere e proprie leghe amatoriali di singolo. Le regole nel singolo restano identiche (si serve sempre in diagonale sulla metà campo avversaria opposta). Una variante curiosa praticata informalmente è il “padel cruzado”, in cui si gioca 1 vs 1 sul campo da doppio ma solo sulle diagonali: la palla è valida solo nel riquadro diagonale opposto, obbligando i giocatori a coprire metà campo ciascuno. Sono adattamenti non ufficiali, nati per allenamento o per esigenze organizzative, ma diffusi in alcuni contesti.
- Tornei goliardici e formule miste: Oltre alle regole di punteggio, a livello locale prosperano tante formule creative. Abbiamo citato il torneo americano (dove cambi compagno ogni partita) e il torneo giallo (racchette mini e palline depressurizzate). Altre varianti includono partite “king of the court” a tempo, partite a punteggio continuo fino a un certo numero di punti (stile ping-pong, ad esempio 21 punti rally-point system, usato raramente), oppure l’uso facoltativo del let sul servizio (alcuni giocano che se la palla tocca il nastro e cade buona si continui a giocare, per non interrompere il ritmo – ma questa non è una regola riconosciuta e va concordata anticipatamente tra i giocatori). Tali varianti non fanno parte del regolamento ufficiale, ma possono rendere il gioco più accessibile ai neofiti o aggiungere varietà in ambito ricreativo.
In generale, è consigliabile – soprattutto in tornei o partite organizzate – concordare prima dell’inizio se si adottano varianti come il punto de oro, il terzo set breve, ecc., così che tutti i giocatori siano allineati. Le “regole della casa” di un circolo dovrebbero essere rese note ai partecipanti (ad esempio, molti circoli affiggono un estratto del regolamento e le eventuali modifiche locali, come il no-ad). Ricordiamo che per tornei ufficiali sotto egida FIT/FIP, invece, valgono sempre e solo le regole standard senza eccezioni, salvo specifiche deroghe previste nei regolamenti federali.
Di seguito una tabella comparativa tra alcune regole ufficiali e le versioni semplificate più comuni:
| Aspetto | Regole Ufficiali FIP (standard) | Varianti Amatoriali / Locali (semplificazioni) |
|---|---|---|
| Formato di gioco | Doppio 2 vs 2 su campo 20×10 m. Il singolo (1 vs 1) non è previsto ufficialmente. | Padel singolo praticato a livello amatoriale su campo 20×6 m (stesse regole di gioco). Diffusi tornei misti (uomo+donna) e formule “americano” con cambio partner, pur mantenendo le regole base. |
| Punteggio | 15, 30, 40, vantaggi sul 40-40. Set a 6 game (tie-break a 7 sul 6-6). Match al meglio di 3 set. | Punto d’oro sul 40-40 frequente nei circoli (niente vantaggi). Possibili set corti a 4 game. Terzo set spesso giocato come super tie-break a 10 punti in tornei amatoriali. |
| Servizio | Due tentativi di servizio (prima e seconda battuta). Obbligo di far rimbalzare la palla e colpirla sotto il livello della cintura, in diagonale nell’area opposta. Let sul servizio si ripete. | Generalmente invariato. In alcune manifestazioni sperimentali è stato provato un solo servizio (niente seconda battuta), ma non è usanza comune nei circoli. Per il resto, principianti e amatori usano le stesse regole di servizio degli ufficiali. |
| Uso delle pareti | Le pareti di vetro fanno parte del gioco: dopo un rimbalzo a terra la palla può colpire vetri o griglie avversarie restando in gioco. Consentito utilizzare le proprie pareti per rinviare la palla oltre la rete. Vietato colpire direttamente le pareti avversarie senza rimbalzo. | Nessuna differenza di regolamento. I principianti potrebbero inizialmente evitare le pareti per difficoltà, ma le regole rimangono le stesse. Nei circoli si insegna presto a sfruttare i rimbalzi sulle pareti; non esistono varianti che permettano due rimbalzi a terra o altri “aiuti” sui muri. |
| Gioco all’esterno | Ufficialmente possibile su campi con porte aperte: i giocatori possono uscire e rientrare in campo per giocare una palla uscita dopo il rimbalzo (azione spettacolare, ma richiede campo omologato con zona di sicurezza esterna). | Quasi inesistente a livello amatoriale. La maggior parte dei campi di circolo non permette di uscire (porte chiuse o spazio limitato). Di fatto, se la palla esce dal campo, il punto termina in favore di chi ha tirato il colpo. |
3. Confronto tra Regole Ufficiali e Versioni Semplificate
Per aiutare i principianti a capire le differenze tra le regole ufficiali del padel e alcune versioni semplificate/usuali in ambito amatoriale, riepiloghiamo i punti chiave di confronto:
- Durata e punteggio del gioco: Ufficialmente un match può essere lungo (fino a tre set completi con vantaggi classici). Nei contesti amatoriali, per rendere le partite più brevi e adatte a turnazioni in un pomeriggio di circolo, si introducono spesso il no-ad (punto secco su parità) e il super tie-break al terzo set. Dal punto di vista del giocatore principiante, ciò significa che in torneo potrebbe doversi adattare a chiudere i game al 40-40 con un singolo punto decisivo invece che giocare vantaggi prolungati. Inoltre, invece di giocare un lungo terzo set, potrebbe trovarsi a giocare uno spareggio veloce ai 10 punti. Questo non altera le strategie base, ma richiede maggiore concentrazione sui punti importanti (punto d’oro) e su partenze rapide nel tie-break decisivo.
- Formato singolo vs doppio: Un neofita potrebbe iniziare giocando anche 1 contro 1 per allenarsi o per mancanza di compagni. È utile sapere che il padel singolo richiede più copertura di campo e colpi più precisi (meno aiuto dal compagno). La differenza principale sta nelle dimensioni del campo: in singolare si gioca su larghezza ridotta (6 m). Le altre regole (serve, punteggio) restano identiche. Quindi un principiante che gioca in singolo per allenamento dovrà comunque rispettare la battuta diagonale, il rimbalzo, ecc., solo con meno superficie laterale da coprire. Passando al doppio, dovrà abituarsi alla collaborazione col compagno e a coprire metà campo.
- Uso delle pareti e rimbalzi: Spesso le prime volte chi è nuovo tende a fermare il gioco pensando che un rimbalzo sul vetro sia “fuori”. È importante chiarire sin da subito: nel padel le pareti fanno parte del campo (come il soffitto nel calcetto indoor, per analogia). Un principiante dovrà abituarsi al fatto che dopo il rimbalzo la pallina può tornare verso di lui dal vetro e deve giocarla, e che può egli stesso utilizzare il vetro per recuperare una palla difficile. Nelle versioni semplificate non ci sono modifiche a questa regola: anche nei doppi tra amici, se la pallina rimbalza sul vetro è buona. Semmai, a livello didattico iniziale, alcuni istruttori propongono esercizi senza l’uso delle pareti per insegnare prima il controllo della palla “diretta”, ma in partita le pareti sono sempre in gioco.
- Tolleranza su alcuni falli minori: In partite amatoriali senza arbitro, spesso c’è un tacito accordo nel non essere troppo fiscali su alcune infrazioni involontarie dei principianti (come un lieve foot-fault al servizio, oppure toccare la rete dopo che il punto è chiaramente finito). Tuttavia, è bene che i giocatori sappiano che in teoria tali azioni sono falli. Ad esempio, toccare la rete è sempre vietato – tra amici magari si può sorvolare se avviene a gioco fermo, ma in torneo anche amatoriale verrebbe chiamato fallo. Quindi il nostro consiglio è: imparare correttamente le regole sin dall’inizio, in modo da non sviluppare cattive abitudini.
- Equipaggiamento per principianti: Un confronto da fare è sull’uso della racchetta e delle palline. Ufficialmente le palle devono rispettare specifiche di rimbalzo e le racchette di peso/dimensione. A livello amatoriale, nulla vieta a un principiante di usare una racchetta più leggera o una pallina leggermente depressurizzata per facilitarsi i primi palleggi. Alcune scuole padel usano palline soft (meno pressione) per i primi allenamenti, così come racchette di forma rotonda più maneggevoli. Questo non è un “cambio di regola”, ma un adattamento didattico: in partita tra amici si può concordare di usare ad esempio palline vecchie (meno rimbalzo) se tutti sono d’accordo, per avere scambi più controllabili. Man mano che si migliora, però, è giusto passare all’attrezzatura standard regolamentare, altrimenti non ci si abitua alle condizioni reali di gioco.
In conclusione, le differenze tra gioco ufficiale e amatoriale sono poche e mirate: riguardano soprattutto formato e punteggio. Un principiante che conosca le regole FIP saprà comunque destreggiarsi in qualunque partita di circolo; dovrà solo informarsi se vige la regola del punto de oro o altri dettagli minori. L’importante è divertirsi rispettando lo spirito del gioco, che rimane lo stesso a tutti i livelli.
4. Suggerimenti Pratici per chi Inizia a Giocare
Avvicinarsi al padel è un’esperienza entusiasmante: il gioco è dinamico, sociale e relativamente facile da apprendere nelle sue basi. Ecco alcuni consigli pratici dedicati ai principianti assoluti, per migliorare più in fretta e godersi di più le prime partite:
- Concentrati sul controllo, non sulla potenza: All’inizio è fondamentale imparare a piazzare la palla dentro il campo con colpi controllati, piuttosto che cercare subito punti vincenti di forza. Colpire forte senza controllo porta a errori (palle sul vetro o in rete). Meglio eseguire colpi lenti ma precisi; la potenza verrà con il tempo. Ricorda che nel padel uno smash potentissimo può tornare indietro dal vetro avversario se non è ben piazzato. È più efficace un pallonetto ben calibrato o un colpo piazzato negli angoli che un bombardamento centrale fuori misura.
- Comunica sempre col tuo compagno: Il padel è un vero gioco di squadra. Parla con il partner prima e durante il punto – chiamate come “mia”/“tua” evitano di lasciare palline a metà. Decidete chi copre quale zona e incoraggiatevi a vicenda. La coppia affiatata vince spesso contro due individualità forti ma disorganizzate. Quindi non aver timore di comunicare: anche un semplice “bravo” dopo un buon colpo aiuta il morale. In difesa, coordinatevi per coprire il campo: uno può andare a rete a intercettare e l’altro coprire dietro, ma deve esserci intesa.
- Sfrutta le pareti (impara a “leggere” i rimbalzi): All’inizio le pareti possono essere “amiche” o “nemiche”. Un suggerimento è allenarsi a lasciar passare la palla e farla rimbalzare sul vetro dietro di te per poi colpirla: è una caratteristica unica del padel che può trarre in inganno gli avversari. Non scoraggiarti se i primi tempi sbagli il timing sui rimbalzi del vetro; con la pratica svilupperai sensibilità. Impara che dopo il rimbalzo sul vetro la palla perde velocità e cambia angolo: puoi posizionarti di conseguenza. Saper giocare dopo il vetro ti permetterà di recuperare molti punti difficili e trasformare la difesa in attacco.
- Mantieni la posizione e copri il centro: Un errore comune dei principianti è muoversi in modo disordinato sul campo. In doppio, cerca di muoverti in sincronia col compagno mantenendo la formazione: idealmente entrambi a fondo campo in difesa, oppure entrambi a rete in attacco (la classica posizione “a muro”). Evita che uno resti dietro e l’altro avanti a caso. Inoltre, fai attenzione a proteggere il centro del campo: la zona a metà tra te e il tuo compagno è spesso bersaglio degli avversari, perché è dove c’è indecisione. Comunicate e coprite il centro con priorità, spostandovi leggermente verso il centro quando l’azione lo richiede, senza scoprire troppo le linee laterali.
- Gioca spesso e divertiti: Può sembrare banale, ma la miglior cosa da fare per migliorare è accumulare esperienza in campo. Ogni partita, anche persa, insegna qualcosa: i rimbalzi, i propri limiti, i colpi degli avversari. Alterna partite con gente del tuo livello (per divertirti) a qualche partita con giocatori più bravi (per imparare). Non temere di perdere: tutti siamo stati principianti! Il padel ha una curva di apprendimento rapida: in poche settimane noterai progressi significativi nella coordinazione con il compagno, nella lettura dei rimbalzi e nella padronanza dei colpi base. Mantieni però sempre lo spirito ludico: è uno sport pensato per divertirsi in compagnia.
- Considera qualche lezione con un istruttore: Un maestro di padel può insegnarti in poche ore i fondamentali (posizione, impugnatura, colpi base come volée, bandeja, vibora) evitando che tu sviluppi vizi tecnici difficili da correggere più avanti. Anche solo 4-5 lezioni all’inizio possono fare la differenza. Molti circoli offrono corsi per principianti, approfittane. L’istruttore ti aiuterà anche a capire meglio le regole in situazioni particolari e a usare le pareti a tuo vantaggio.
- Attrezzatura adeguata: Non c’è bisogno di spendere una fortuna per iniziare, ma alcuni accorgimenti aiutano. Scegli una racchetta adatta ai principianti, in genere di forma rotonda e bilanciata verso il manico, perché offre più controllo e tollera meglio gli errori (meno vibrazioni). Indossa scarpe da padel o tennis con buona aderenza laterale: sul campo in erba sintetica i movimenti possono essere scivolosi con scarpe inadatte. Vestiario comodo e traspirante ti farà sentire a tuo agio durante il gioco. Porta sempre con te qualcosa da bere e un asciugamano: anche se il campo è più piccolo di quello da tennis, il padel fa sudare parecchio!
- Entra nella community del circolo: Il bello del padel è la sua componente sociale. Un consiglio pratico è unirti alle partite organizzate nel tuo circolo o tramite app (es. Playtomic, molto usata in Italia). Spesso i circoli creano gruppi WhatsApp di giocatori di vari livelli: chiedi di essere aggiunto, così potrai trovare più facilmente compagni e avversari per giocare. Partecipare alle partite “open” o ai tornei sociali del club ti permette di conoscere altri giocatori principianti e progredire insieme a loro in un ambiente amichevole.
Seguendo questi suggerimenti, l’apprendimento del padel sarà più rapido e piacevole. Ricorda che ogni giocatore esperto è passato dagli errori dei primi giorni: non abbatterti per qualche parete mancata o per i servizi sbagliati, fa parte del gioco. L’importante è mantenere l’entusiasmo, rispettare le regole ed essere curiosi di imparare. Il padel è uno sport che “prende” moltissimo: nel giro di breve potresti trovarti completamente appassionato, in attesa solo della prossima partita!
Fonti: Questa guida è stata redatta sulla base del Regolamento Tecnico del Padel FIP/FITP e di materiali divulgativi ufficiali e locali (FIP, circoli italiani). Si sono consultate, tra le altre, le regole pubblicate su Italia Padel, risorse formative online (es. Guida FITP/CSI) e consigli di istruttori federali apparsi su riviste di settore (SuperTennis, Padel Magazine). Le varianti amatoriali sono state illustrate con esempi tratti da esperienze di circolo e articoli specializzati. Si ringraziano inoltre i maestri di padel locali per i suggerimenti pratici ai nuovi giocatori. Conoscere le regole e le buone pratiche renderà ogni giocatore – principiante o esperto – più consapevole in campo e contribuirà a partite più corrette e divertenti per tutti.
Buon padel!